CdA Snia: Risultati del primo semestre 1999 

Mercoledì, 29 Settembre, 1999

Il Consiglio di Amministrazione della Snia SpA, riunitosi oggi a Milano sotto la presidenza di Umberto Rosa, ha esaminato i risultati consolidati del primo semestre 1999. I ricavi netti del periodo sono ammontati a 1123,6 miliardi di lire (1239,4 miliardi di lire nello stesso periodo del 1998).

Nel periodo, oltre ad una grave e imprevista congiuntura negativa per fibre tessili, materiali e chimica di base, si sono scontati gli effetti del ritardo nell'acquisizione della Cobe CV dovuto all'Antitrust USA (realizzata il 17 maggio, con 6 mesi di ritardo) nonché quelli dell'attivazione del pesante progetto di ristrutturazione previsto dal piano industriale.

Il progetto ha l'obiettivo da un lato di completare l'uscita dalla chimica di base, dall'altro di realizzare le sinergie di costo risultanti dall'aver globalizzato la bioingegneria. Ha invece avuto effetto positivo la creazione della joint venture paritetica con Sondel nel settore energia.

Il secondo trimestre 1999 indica una ripresa rispetto al precedente. Il risultato operativo del semestre è stato di 2,8 miliardi di lire, in controtendenza rispetto al risultato del primo trimestre (negativo per 6,7 miliardi di lire).

Il risultato prima delle imposte del semestre è positivo per 42,9 miliardi di lire (era negativo per 13,3 miliardi nel primo trimestre). Il risultato sconta l'effetto netto della plusvalenza (112 miliardi) risultante dalla vendita del 50% di Caffaro Energia e dei fondi (63 miliardi) costituiti a fronte delle ristrutturazioni industriali che verranno completate entro l'anno, apportando a partire dal 2000 un incremento di reddito operativo pari a circa 50 miliardi/anno.

L'indebitamento finanziario netto ammonta a 651,2 miliardi di lire, in crescita rispetto ai 188,8 miliardi del primo semestre 1998 a seguito dell'esborso di oltre 240 milioni di Dollari per l'acquisizione di Cobe CV.

Per quanto riguarda Snia SpA, il primo semestre si è chiuso con un risultato ante imposte pari a 16,7 miliardi di lire.

L'andamento dei Settori di attività del Gruppo può così sintetizzarsi:

Il settore dei Fili tessili, nel quale Snia opera con le joint venture Nylstar (al 50% con Rhodia) e Novaceta (al 50% con Akzo Nobel-Acordis) e la controllata Nuova Rayon, ha dovuto confrontarsi con una forte flessione dei consumi tessili in Europa che, per alcuni segmenti prodotto/mercato (fili acetato e rayon in Italia) è stata particolarmente accentuata (-30/40% di domanda). Tuttavia nel filo poliammidico Nylstar, grazie all'incremento nell'export (Usa), al miglioramento nel mix produttivo ed alla delocalizzazione nell'Est Europa delle produzioni a minor valore aggiunto, ha potuto assorbire l'impatto negativo dei fattori congiunturali mantenendo la redditività in linea con l'anno precedente. I ricavi totali del Settore nel primo semestre sono stati pari a 343,6 miliardi di lire contro i 435,4 miliardi dello stesso periodo del 1998, con un risultato operativo pari a 7,9 miliardi di lire (nel primo trimestre del 1999 il risultato operativo era stato di 4,5 miliardi di lire).

Il settore Chimico (Caffaro) ha sofferto di una contrazione della domanda e di una accesa competizione nei prezzi, soprattutto nella chimica di base e nei materiali (film e polimeri di nylon). Per contro, le specialità chimiche ed i fitofarmaci hanno mostrato un buon grado di tenuta, anche se le attività di chimica fine non hanno ancora potuto beneficiare del contributo dei nuovi impianti, non ancora a regime. La struttura industriale del settore è stata razionalizzata attuando la programmata chiusura dell'impianto di caprolattame a Torviscosa (Udine) e altre iniziative che coinvolgono i principali siti del Gruppo, con una riduzione complessiva degli organici di circa il 13%. I ricavi del settore sono ammontati a 414,7 miliardi di lire (445,8 miliardi nel primo semestre 1998) con un risultato operativo in perdita per 11,9 miliardi di lire (di cui 10,4 miliardi già nel primo trimestre, nel quale gli effetti negativi della congiuntura sono stati più marcati). Il risultato ante imposte è stato pari a 47,8 miliardi di lire, che si confronta con 25,6 miliardi di lire nell'analogo periodo del 1998. La posizione finanziaria netta, per effetto della citata operazione con Sondel, passa da 31,2 miliardi di lire negativa a fine anno 1998 a 59,8 miliardi di lire positiva al 30 giugno 1999. Nella parte finale del semestre si è verificata una inversione di tendenza con una stabilizzazione dei prezzi ed una leggera ripresa dei volumi.

Al 30 giugno è stata costituita una joint venture paritetica con Sondel, cui è stato ceduto il 50% di Caffaro Energia, società cui erano stati conferiti gli impianti di produzione idroelettrica di Caffaro. Nei prossimi anni Caffaro Energia sarà impegnata nella costruzione di un impianto turbogas a cogenerazione di grande potenza sul sito di Torviscosa. Nello stesso sito, il Gruppo Bracco ha deciso di insediare una propria unità produttiva di chimica specialistica che utilizzerà utilities e materie prime fornite in loco. Le due iniziative porteranno ad un rafforzamento dell'assetto industriale del sito di Torviscosa che consolida il suo ruolo di polo produttivo principale del settore.

Il settore Bioingegneria (Sorin Biomedica) ha registrato ricavi consolidati pari a 353,1 miliardi di lire, in aumento rispetto ai 336,2 miliardi dello stesso periodo dell'esercizio precedente. E' stato immediatamente avviato il piano d'integrazione delle attività di cardiochirurgia Sorin con quelle di Cobe CV da cui si attendono sinergie pari a circa 25 miliardi nel 2000 e 40 miliardi/anno a regime. Nel semestre è stata anche avviata con successo, sia per i risultati clinici che per lo sviluppo delle vendite, la commercializzazione della nuova linea di prodotti per angioplastica (cateteri e stents), destinata a completare la presenza della società nel mercato mondiale degli interventi per la cura delle malattie coronariche. Il risultato operativo del semestre è stato di 20,4 miliardi di lire, pari al 5,8% sul fatturato, in aumento rispetto al 4,3% del primo trimestre, nonostante i costi operativi connessi alla già citata operazione Cobe CV e quelli legati al lancio della nuova linea di prodotto. Il risultato ante imposte, che sconta 15,1 miliardi di oneri straordinari connessi alle razionalizzazioni conseguenti all'operazione americana, è stato pari a 11,2 miliardi di lire (rispetto ai 28,5 dello stesso periodo dell'esercizio precedente). La posizione finanziaria netta, influenzata dall'esborso per l'acquisizione di Cobe CV, ammonta a 392,7 miliardi di lire.

Per effetto dell'attenuazione del trend congiunturale negativo e grazie ai primi positivi risultati delle azioni di ristrutturazione avviate nel settore chimico, è atteso nel secondo semestre una conferma del risultato operativo già manifestatosi nel secondo trimestre. Il risultato netto consolidato dell'esercizio sarà sostanzialmente in linea con quello del 1998 per l'apporto di componenti straordinarie mentre l'indebitamento finanziario netto a fine esercizio è previsto in flessione rispetto al valore di fine semestre.

 

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